Sempre più spesso la scelta del portiere decide la buona riuscita dell’azione offensiva della squadra.

 Nella seconda giornata di campionato alcuni gol (anche subiti) portano la loro firma.

Partiamo da Handavic che decide ci giocare dentro la zona di pressing dell’Hellas su Brozovic che avrebbe dovuto fare la sponda su Skriniar. Il passaggio però non è preciso favorendo il break di Ilic che andrà a segnare il momentaneo 1-0.

Stessa scelta per Lazzerini che gioca rasoterra sul play. Bosio porta palla dentro la zona di pressing, favorendo così il tackle vincente di Arslan e il successivo gol do Deulofeu.

Le scelte diverse di Handonovic, Lazzerini e Reina

Opposta e vincente la scelta di Reina che scavalca le linee di pressing avversarie andando a cercare direttamente la zona dell’ 1 vs 1 di Felipe Anderson. Cosa è giusto e cosa è sbagliato? La risposta è dipende. Dipende fondamentalmente dall’atteggiamento tattico dell’avversario e dal livello di perfezionamento degli automatismi nella costruzione del gioco. Sarebbe sempre opportuno che il portiere abbia in testa la doppia opzione (passaggio corto o lungo).

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