La ricerca dell'ampiezza delle Furie Rosse può creare difficoltà

Attenzione alle Furie Rosse. Non saranno più terribili come ai tempi di Xavi e Iniesta, ma hanno comunque delle armi abbastanza affilate. Hanno mantenuto lo storico piacere nel tenere il possesso palla e Busquets è un maestro nel gestire il traffico in mezzo al campo, ben supportato da Koke e dall’astro nascente Pedri. Ma le peculiarità che deve temere l’Italia sono altrove.


L’obiettivo principale della Spagna è la massima ampiezza nella costruzione del gioco, perseguita in una doppia modalità. Se gli avversari stanno stretti Torres e Sarabia (esterni alti) giocano molto larghi per facilitare i cambi di gioco sul lato debole dell’avversario (vedi immagine del gol di Torres contro la Croazia sul lancio in diagonale di Jordi Alba). Se i terzini, invece, restano larghi, le ali entrano nel castello difensivo avversario lasciando il presidio delle fascia a Azipilcueta (anche lui in gol contro la Croazia) e Jordi Alba stesso.


Perché sottolineo questo aspetto? Perchè gli azzurri, che fanno del pressing ultraoffensivo una costante del proprio atteggiamento difensivo, si alzano spesso in zona palla lasciando scoperto il lato opposto. Sarà interessante capire se Mancini chiederà ai suoi maggiore prudenza o, al contrario, spingerà ancor più all’assalto i suoi per impedire a monte i cambi gioco degli iberici.

 

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